Thursday, June 5, 2008


E' strano arrivare ad un punto di equidistanza da tutto il resto,
apri il tuo pugno chiuso dove tenevi le cose più preziose,
e dentro poche briciole stanno a dirti che è tempo di rialzarsi,
camminare, notare che di continuo la notte diventa giorno,
e il giorno finisce inesorabile, con la sera.
Avrei potuto parlare d'amore, d'amicizie, di particolari affetti,
avrei potuto sfiorare l'idea di baciare un paio di labbra,
sarei potuto partire prendendo la strada maestra, e tornare per mezzogiorno.
Eppure, senza lacrime da far cadere e senza parole da spendere,
ho deciso di restare, e scavare con le mani, cercando qualche suono da ascoltare,
che forse non esiste, che forse dovrò inventare.
E allora camminerò, affinché le mie gambe si possano spezzare sotto il peso del mio esile corpo,
affinché le mani e le braccia scarne possano afferrare la terra e permettermi di strisciare,
sino alla sera quando tutto si oscura,pensare,
alle parole che non potrò mai dire, agli sguardi che non potrò sostenere,
e ad un rifugio, in cui nascondere la testa, sinché il mattino faccia
da sipario al nuovo giorno.


SS, 27 05 2008

2 comments:

S.O. said...

sei sempre più bella loryna mia!!!
tua fyna, che ti vuole immensamente bene

S.O. said...

il tuo blog è fantastico, vero e imperdibile!!
continua così...
corri libera e felice!!!!
fyna tua