Friday, February 8, 2008

E' sempre molto attuale...



lettera alla FAMIGLIA nel giorno più triste...........


Senza rancore partigiano, senza alcun senso di nevrotica rivendicazione del possesso di verità imprescindibili e per questo indiscutibili…
Così vorrei fossero comprese le mie parole e i contenuti dei miei ragionevoli dubbi.
Ma questo non è il tempo della mediazione, della tolleranza, del rispetto…ho come l’intuizione interiore e la speranza, che verranno tempi migliori: tempi di incontro e dialogo, tempi di non sopportata convivenza tra gli individui ma di serena apertura delle menti…ma oggi non è quel tempo.
Ho trent’anni: sono quasi del tutto conforme ai canoni stabiliti dagli istituti di analisi statistica, sono socialmente “normale”, moderatamente intelligente, assolutamente presente a me stessa nel percepire la realtà in cui vivo. Allora chiedo: spiegatemi, con semplicità, a che serve una cosa chiamata “family day”?
Partiamo dal nome:
Niente di più stucchevolmente stridente con ciò che immagino esprima la famiglia. Una etichetta di globalizzata apertura al moderno…ma avete pensato che fa rima con “gay pride”?, in fondo non è difforme da molte manifestazioni pseudo-serie che si intercalano periodicamente nel mondo occidentalizzato, per affermare diritti spesso nella sostanza oggettivamente distanti.
Io protesto per questo.
Passiamo alla forma:
Chi ci sarà? La famiglia con le carte in regola, i non separati, i non divorziati, i non conviventi, i casti, i giusti, chi non è mai stato infedele, chi non ha mai tradito, in pratica una non-famiglia…forse saranno molto pochi se queste istanze sono vere. A marciare per dire no a tutto ciò che non è famiglia, che non può autodefinirsi tali e non deve avere la pretesa di farlo.
Io protesto per questo.
Fermiamoci sulla sostanza:
Rendersi visibili, andare in piazza, contro qualcosa che offende l’istituzione in cui si crede di più: contro tutto ciò che arreca in fondo una paura terribile.
La paura nasce dal rifiuto della conoscenza. Chi non conosce, dubita, chi dubita senza sforzarsi di conoscere, crea mostri. In questo caso edifica anche molto bene, i propri alibi, funzionali a giustificare un fallimento evidente di tutto quello che poteva proteggere la famiglia e invece l’ha resa solo insana e disfunzionale.
La politica ha fallito: spesso, ma non solo, proprio quella integerrima DC, di ispirazione cristiana che ha fissato nella gestione della cosa pubblica i principi del malcostume, a dispetto di interventi verso chi ,famiglia, è più debole perché monoreddito, perché residente in quartieri malavitosi dove le istituzioni sono fortemente concusse con organizzazioni parastatali. La politica ha fallito, quando non interviene davanti a madri con figli si, ma senza asili, senza protezioni quando, perché incinte, perdono il lavoro. La politica che non si fa carico del problema cruciale di non possedere una casa, e ancora di più, alla soglia dei trent’anni, un lavoro, ha fallito: avete fallito insigni politici del family day!
Questo nuoce alla famiglia, nuoce al singolo, alla sua salute fisica e psicologica. Questo svilisce le nuove generazioni!
Ecco, io protesto per questo!
La chiesa di Roma ha fallito: lo ha fatto quando amministra il sacramento del Matrimonio a coppie che di fatto non hanno una vita spirituale matura. Ma per esempio, non è colpa dei giovani se il Battesimo si impartisce sempre più spesso a bambini che sono , non i figli di coppie non-sposate e per questo meno degni, ma i figli di genitori che non aderiscono prima di tutto per sé stessi, a una forma di vita evangelica. Ci vorrebbero parroci più coraggiosi e infinitamente più colti forse, per rendere la Parola di Dio autentica e vicina alla vita della gente.
La chiesa ha fallito quando crede che la famiglia sia solo quella di “Roma” e mai quella dell’Africa nera o del più profondo Sud America…e’ un’istituzione lontana dal Sud del Pianeta!
Protesto per questo!

E poi abbiamo fallito anche noi: agiati, ben pensanti, ebbri di certezze, poco misericordiosi, prodotti terminali di un sistema di consumi che ci ha inaridito il cuore e ucciso la santa ragione, oltre che costruito muri incrollabili di sterili paure e feroci rancori…
In fondo protesto anche per questo!





loredana