Tuesday, June 26, 2007
Mi baci con i baci della sua bocca! Sì, le tue tenerezze sono più dolci del vino.3 Per la fragranza sono inebrianti i tuoi profumi,
profumo olezzante è il tuo nome,
per questo le giovinette ti amano.4 Attirami dietro a te, corriamo!
M`introduca il re nelle sue stanze:
gioiremo e ci rallegreremo per te,
ricorderemo le tue tenerezze più del vino.
A ragione ti amano!
Bruna sono ma bella,
o figlie di Gerusalemme,
come le tende di Kedar,
come i padiglioni di Salma.6 Non state a guardare che sono bruna,
poiché mi ha abbronzato il sole.
I figli di mia madre si sono sdegnati con me:
mi hanno messo a guardia delle vigne;
la mia vigna, la mia, non l`ho custodita.
Dimmi, o amore dell`anima mia,
dove vai a pascolare il gregge,
dove lo fai riposare al meriggio,
perché io non sia come vagabonda
dietro i greggi dei tuoi compagni.8 Se non lo sai, o bellissima tra le donne,
segui le orme del gregge
e mena a pascolare le tue caprette
presso le dimore dei pastori.
Una voce! Il mio diletto!
Eccolo, viene
saltando per i monti,
balzando per le colline.9 Somiglia il mio diletto a un capriolo
o ad un cerbiatto.
Eccolo, egli sta
dietro il nostro muro;
guarda dalla finestra,
spia attraverso le inferriate.10 Ora parla il mio diletto e mi dice:
"Alzati, amica mia,
mia bella, e vieni!11 Perché, ecco, l`inverno è passato,
è cessata la pioggia, se n`è andata;12 i fiori sono apparsi nei campi,
il tempo del canto è tornato
e la voce della tortora ancora si fa sentire
nella nostra campagna.13 Il fico ha messo fuori i primi frutti
e le viti fiorite spandono fragranza.
Alzati, amica mia,
mia bella, e vieni!14 O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia,
nei nascondigli dei dirupi,
mostrami il tuo viso,
fammi sentire la tua voce,
perché la tua voce è soave,
il tuo viso è leggiadro".15 Prendeteci le volpi,
le volpi piccoline
che guastano le vigne,
perché le nostre vigne sono in fiore.16 Il mio diletto è per me e io per lui. Egli pascola il gregge fra i gigli.17 Prima che spiri la brezza del giorno
e si allunghino le ombre,
ritorna, o mio diletto,
somigliante alla gazzella
o al cerbiatto,
sopra i monti degli aromi.
dal CANTICO dei CANTICI 1, 2- 8; 2,8-17.
senza amore nulla regge, senza la passione per qualcosa di smisurato sono polvere, questo scuote il mio cuore...
tutto si può senza l'insana paura di viverlo...
profumo olezzante è il tuo nome,
per questo le giovinette ti amano.4 Attirami dietro a te, corriamo!
M`introduca il re nelle sue stanze:
gioiremo e ci rallegreremo per te,
ricorderemo le tue tenerezze più del vino.
A ragione ti amano!
Bruna sono ma bella,
o figlie di Gerusalemme,
come le tende di Kedar,
come i padiglioni di Salma.6 Non state a guardare che sono bruna,
poiché mi ha abbronzato il sole.
I figli di mia madre si sono sdegnati con me:
mi hanno messo a guardia delle vigne;
la mia vigna, la mia, non l`ho custodita.
Dimmi, o amore dell`anima mia,
dove vai a pascolare il gregge,
dove lo fai riposare al meriggio,
perché io non sia come vagabonda
dietro i greggi dei tuoi compagni.8 Se non lo sai, o bellissima tra le donne,
segui le orme del gregge
e mena a pascolare le tue caprette
presso le dimore dei pastori.
Una voce! Il mio diletto!
Eccolo, viene
saltando per i monti,
balzando per le colline.9 Somiglia il mio diletto a un capriolo
o ad un cerbiatto.
Eccolo, egli sta
dietro il nostro muro;
guarda dalla finestra,
spia attraverso le inferriate.10 Ora parla il mio diletto e mi dice:
"Alzati, amica mia,
mia bella, e vieni!11 Perché, ecco, l`inverno è passato,
è cessata la pioggia, se n`è andata;12 i fiori sono apparsi nei campi,
il tempo del canto è tornato
e la voce della tortora ancora si fa sentire
nella nostra campagna.13 Il fico ha messo fuori i primi frutti
e le viti fiorite spandono fragranza.
Alzati, amica mia,
mia bella, e vieni!14 O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia,
nei nascondigli dei dirupi,
mostrami il tuo viso,
fammi sentire la tua voce,
perché la tua voce è soave,
il tuo viso è leggiadro".15 Prendeteci le volpi,
le volpi piccoline
che guastano le vigne,
perché le nostre vigne sono in fiore.16 Il mio diletto è per me e io per lui. Egli pascola il gregge fra i gigli.17 Prima che spiri la brezza del giorno
e si allunghino le ombre,
ritorna, o mio diletto,
somigliante alla gazzella
o al cerbiatto,
sopra i monti degli aromi.
dal CANTICO dei CANTICI 1, 2- 8; 2,8-17.
senza amore nulla regge, senza la passione per qualcosa di smisurato sono polvere, questo scuote il mio cuore...
tutto si può senza l'insana paura di viverlo...
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